calma surreale

Sono seduto alla mia scrivania, in un momento di totale assenza di lavoro. Oltre a me solo Gerda, la mia collega che interrompe un lungo silenzio con una telefonata e poi torna quieta...
Sara' il buio che lentamente inizia a scendere sulla citta' (alle 2:30!!!), o la prossimita' del Natale, per cui molti gia' sono in vacanza o la crisi che, senza che me ne accorgessi ha falcidiato i lavoratori di qusta via... quale che sia il motivo, ma oggi la calma e' surreale, mi vien voglia di appisolarmi su una delle poltrone, sotto le lucine intermittenti che abbiamo installato stamani in ufficio... che rilassante...

Ormai sono in questo ufficio da oltre quindici mesi, non molti forse, ma sufficienti da farmi sentire a mio agio in questo pomeriggio sonnolento e pensare al prossimo futuro, al nuovo lavoro. Ancora due giorni e non mettero' piede in questa stanza, forse per sempre. Che effetto strano. Non mi era mai capitato prima, magari perche' sapevo che avrei affrontato un'esperienza a tempo determinato (Brasile) o perche' mi apprestavo a lasciare una situazione scomoda o spiacevole... non so definire se ci sia tristezza, malinconia per il passato o semplicemente timore per il futuro in tutto cio'...

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