1 maggio

Quest'anno ho festeggiato la Festa dei Lavoratori in Italia, a Torino. Direi, innanzitutto, che quest'anno ho festeggiato il 1 maggio. Perchè nel Regno Unito si lavora come un qualsiasi altro giorno del mese; in Londra si tiene una manifestazione che vede partecipare movimenti e partiti di Sinistra oltre ad alcune organizzazioni sindacali ma, considerate le dimensioni della metropoli, è un evento di scarso rilievo, per lo meno se raffrontate con alcune realtà del Continente.

Paola, Letizia ed altre persone che ho incontrato al corteo mi hanno fatto notare come la partecipazione e la passione fossero minori rispetto ad alcuni anni fa, prima della terza vittoria della Destra. Tuttavia, raffrontando la situazione torinese con quella londinese, direi che una manifestazione popolare di venti o trentamila persone in una città di meno di un milione di abitanti è degna di nota e tutt'altro che piccola. Certamente sono lontani i tempi, mai vissuti da me, delle folle piene di rabbia e speranza degli anni Settanta, molte persone che appartengono alla classe lavoratrice e/o si riconosce nei principi e nei valori socialisti disertano la manifestazione, preferendo sfruttare il fine settimana lungo per una breve vacanza o per trascorrere del tempo con la famiglia. Purtroppo si predilige l'aspetto Privato, il proprio piccolo nucleo, come se il Pubblico, volenti o nolenti, non influenzasse la nostra vita quotidiana... e i partiti di Sinistra non aiutano i cittadini ad assumere questa consapevolezza.
Spero solo che l'Italia non divenga come il Regno Unito: omologata.

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